Lago di Koman -Alpi Albanesi

VISITARE L’ALBANIA VALE UN VIAGGIO?

Giudizi e pregiudizi su un Paese ancora sconosciuto

 

 di Fausta Rita Sardi

 co-founder & admin.di

Albania Insieme”

 

   

 

Quante volte parlando di visitare l’Albania ci si è chiesti se vale un viaggio.

Una vacanza, o visitare la Terra delle aquile che è la nostra vicina aldilà dell’Adriatico, cosa offre in termini di turismo?

Ne vale la pena?

Allora comincio da questa domanda:

Come immagini l’Albania?

 

Ponendo la suddetta domanda, secondo voi, quali potrebbero essere le risposte più comuni?

Dato che volevo avviare un’indagine in tal senso, ho strutturato una sorta di questionario a risposta aperta, molto semplice, attraverso l’analisi di tre punti principali:

il Paese geografico

la popolazione

l’economia.

Mi sono rivolta a diverse tipologie di persone di entrambi i sessi (uomini, donne e giovani)  che non sono mai state in Albania (un campione di 100 unità).

Ho spiegato  loro che tale ricerca era del tutto personale e che ero interessata a vedere se le risposte fossero cambiate rispetto ad una prima indagine fatta anni prima per motivi di studio.  I risultati sarebbero serviti  per un protocollo scolastico di inclusione per scolari albanesi.

Immaginavo già per grandi linee le risposte (riportate qui sotto) che ancora non si distanziano molto da giudizi sommari ed approssimativi delle semplici chiacchiere da bar.

 

Questi i risultati più significativi:

Paese: poco sviluppato, bel mare, povero, vecchio,  polveroso, montuoso,  abbandonato.

Popolazione – la gentesemplice, sfortunata, coraggiosa, pericolosa, litigiosa, criminale, migrante.

Economia: povera, corrotta, illegale.

 

Le mie previsioni purtroppo erano giuste.  Posso quindi affermare che la visione dell’Albania che è emersa è ferma più o meno a più di una ventina di anni fa.

Ci si basa basa su pregiudizi raccolti qua e là attraverso notizie di cronaca e  reportage delle grandi emigrazioni di massa sulle navi  formicaio o, in alternativa, sulla conoscenza superficiale di qualche Albanese emigrato in Italia.

Io conosco l’Albania da otto  anni e molte affermazioni del test proposto, soprattutto quelle riguardanti l’economia, erano ancora ben visibili in quegli anni dei miei primi viaggi. 

 La vera Albania oggi però, riguardo al Paese e alla gente, è molto diversa  e posso dire, a ragion veduta, che quel vecchio stereotipo ha cambiato pelle.

 

IL PAESE tra natura e città.

La natura

Il cambiamento si è attivato velocemente e oggi il Paese ha abbracciato le bellezze della natura così come  si abbraccia un’ancora di salvezza.

Ci si è resi conto che i monti, il mare, i fiumi e i laghi ancora incontaminati, formano una ricchezza naturale dal valore inestimabile, soprattutto oggi che in molti altri Paesi sembra andare tutto in malora.

Come la Storia ci insegna, le prime grandi civiltà sono nate in prossimità del mare e lungo i grandi fiumi e questa regola sembra essere valida anche per i moderni turisti dell’Albania.

Ci si è accorti prima di tutto della bellezza del mare e della costa, soprattutto quella del sud,  che inizia dalla città di Valona fino al confine con la Grecia. Una costa alta e rocciosa dove i monti, con le loro propaggini, si spingono prepotentemente nel mare. Si originano cosìsuggestive baie e calette, dalle spiagge di ciottoli bianchissimi lambite da un’acqua cristallina dal colore turchese intenso.

La stessa Valona che si affaccia sul canale d’Otranto è sdraiata su una grande baia per metà anche sabbiosa con la vista sulla penisola di Karaburun e l’isola di Sazan che formano un Parco Marino protetto, dove nessuno abita e visitabile soltanto via mare. Basterebbe questo per dire che visitare l’Albania vale un viaggio!

E allora aspettando i turisti ecco sorgere grandi strutture ricettive, hotel, ristoranti, pizzerie, caffetterie e poi negozi eleganti e di firme prestigiose, il tutto con un occhio di modernità a volte anche eccessiva e vistosa.

 

 

mare sud Albania

Valona- Costa Ionica

 

Lago di Koman

Lago di Koman – Alpi Albanesi

Al nord, lungo i fiumi che scendono con abbondanza di acque dalle Alpi Albanesi,  si scoprono scenari da mille e una notte con insenature e canyon dove scorrono acque limpidissime tra fioriture estive multicolori che si specchiano in piccoli e grandi  laghi.

La natura è stata generosa con questa Terra e l’uomo le ha dimostrato tutta la sua gratitudine proteggendo ben  15 Parchi Nazionali e tutto i loro ecosistemi e biodiversità.

Tra i monti e il mare ci sono boscaglie collinari che degradano verso zone pianeggianti adatte ad un’agricoltura non molto estesa ma che lascia spazio all’orto-frutta lavorata e conservata artigianalmente.

Una sottolineatura va ai latticini con relativi prodotti caseari di ottima qualità.  Non è difficile, girando per  colline e altipiani imbattersi in mandrie e greggi che pascolano in tutta libertà.

Qui oltre alle semplici guest house, dove  si può condividere tempo, esperienze e buon cibo con  famiglie albanesi ( le persone di casa)  negli ultimi anni sono sorte strutture strettamente legate alla terra e ai suoi prodotti.Si è dato vita ad un agriturismo eco-sostenibile e biologico molto apprezzato dai più attenti al viver sano. Sicuramente ne vale la pena!

Le città 

tour di Tirana

Le città più grandi, hanno in poco tempo  cambiato quasi per intero l’aspetto urbanistico di strade e costruzioni, mostrando purtroppo anche un assalto selvaggio alla cementificazione.  Palazzi e palazzoni hanno in gran parte preso il posto delle semplici piccole case di mattoni o dei condomini a tre piani.

Tirana- nuove costruzioni

Tirana : nuove architetture e tecnologie

 

Grandi vie alberate si snodano dal centro alle periferie  e spesso hanno accanto piste ciclabili, pur se in verità l’uso della bicicletta non è massiccio.

L’illuminazione pubblica presente, fatica a competere con quella privata che rapisce e abbaglia i clienti dei vari locali che insieme alla musica invitano ad entrare e divertirsi.

Centri commerciali di ultima generazione sono presenti sia al centro che in zone limitrofe.

La Storia millenaria ha lasciato la sua impronta in diversi siti archeologici di grande rilievo e la dominazione turco-ottomana, (lunga cinquecento anni,) è presente nelle numerose moschee e nei monumenti eretti in memoria di chi ha combattuto per la libertà ed indipendenza.

Chiese ortodosse, cattoliche  oltre alle suddette moschee, convivono pacificamente  con i loro edifici di culto, molto vicini  gli uni agli altri in una religiosa e rispettosa accettazione.

Ritroviamo quindi anche un valore etico forte e costruttivo che ci fa dire che certamente vale un viaggio visitare l’Albania.

A tutt’oggi, a pochi chilometri dalla capitale Tirana,  l’unico aeroporto del Paese, è quello di Rinas, intitolato a Madre Teresa  (Nene Tereza).    Il 16 settembre 2019 è stato presentato dal Governo Albanese il progetto per il nuovo aeroporto di Valona che vedrà quindi un secondo scalo nel Paese.

Purtroppo l’Albania manca di un’attiva rete ferroviaria. Essa viene sostituita da numerosi autobus di linea che raggiungono le maggiori destinazioni. Minibus privati cumulativi e taxi completano la rete dei trasporti.

 

La gente

Sguardo fiero ma stropicciato dalla vita”

Uomini

Così vedevo anch’io, nella seconda metà degli anni novanta, gli Albanesi appena arrivati in Italia: uomini dai lineamenti duri e sguardi severi, andatura un po’ ciondolante e buttata in avanti, forte tono di voce e mani grandi.

Donne

Le donne invece mostravano un viso dolce e occhi velati da una sorta di malinconia ma forti e decise nell’affrontare oltre ai lavori domestici nella propria casa  altri all’esterno, la cura dei figli, la spesa, e altro ancora.

Vivendo  quotidianamente in Italia la mia professione di insegnante, avevo già con piacere appurato  il gran rispetto che le famiglie albanesi mostrano per le istituzioni scolastiche, valore questo raccolto e messo in atto dai figli che si impegnano con diligenza negli studi, nonostante la difficoltà della lingua.

In Albania  ho fatto invece la piacevole scoperta che il forte tono di voce nasconde un senso di amicizia e generosità che si esprime fattivamente nella concretezza del quotidiano.

Non ricordavo più la gentilezza di lasciare in autobus il posto a sedere agli anziani e ai bambini più piccoli che se non tenuti saldamente in braccio, avrebbero problemi a mantenersi in equilibrio.

Giovani

Giovani ragazze e ragazzi che scattano in piedi non appena sale un passeggero di una certa età anche se autonomo e  con il cellulare all’orecchio. Sì, questa dello smartphone è oramai un’abitudine di cui, anche in Albania, nessuno, e dico nessuno, fa a meno, in ogni occasione, in ogni momento della giornata e in ogni luogo.

Ancor oggi, gran parte delle  notizie dell’Albania che arrivano dai mass media italiani sono perlopiù quelle che riguardano  fatti negativi  di criminalità. Purtroppo questi fatti di brutta cronaca aumentano l’immagine negativa di questo popolo, pur sapendo che non è possibile fare di tutta un’erba un fascio ( non è forse così anche nella nostra Italia?)    Ma adesso, quello che sto per dirvi so che vi lascerà stupiti.

In Albania non c’è microcriminalità!

Si può passeggiare di sera tranquillamente, non dico notte solo perché la gente si ritira presto nelle proprie case per poi alzarsi altrettanto presto la mattina.  Le donne che incontrano le amiche per un caffè non hanno di che temere e nessuna si preoccupa di tener sotto controllo la propria borsa o il telefonino.

Una curiosità a proposito della borsa: hanno  la superstizione di non appoggiarla per terra perché si crede che questo porti sfortuna riguardo al denaro. Tutto qui!

In altre parole gli Albanesi rappresentano al meglio il detto “ can che abbaia non morde” e pur nei loro modi un po’ bruschi  sono amichevoli, generosi e si sbracciano per essere utili verso chi ha bisogno di un aiuto anche se non richiesto.

E’ di questi giorni l’arrivo dei 30 sanitari, tra medici ed infermieri,in Italia a supporto di ospedali italiani
nella lotta al Covid 19.

Durante i loro anni difficil, sotto il regime comunista, sono riusciti ad imparare la nostra lingua guardando, di nascosto pechè non era permesso,  trasmissioni della tv italiana. Girare per le città e sentirsi salutare in italiano dopo essere stati accolti con disponibilità, lasciatemelo dire “fa molto piacere!” Korça-festa della birra

 Korça- festa annuale della birra

 

Situazione economica

Qui il discorso si fa molto serio e purtroppo è l’unico punto che risponde in pieno alle risposte al mio test.

Il lavoro in Albania è precario, sottopagato e spesso in nero pur se il Ministero dell’Economia e Finanze ha messo in moto programmi e strategie per sconfiggere il sommerso, sia nei salari che nei tributi.

Qui però il Pil pro capite è davvero minimo. Secondo i dati Eurostat, la media é di 280 euro mensili, mentre la vita rincara, in proporzione, sempre più. Grandi investimenti da parte dello Stato, sono in progetto soprattutto nel turismo ma occorrerà del tempo prima che il livello economico di vita diventi accettabile.

L’Albania è buona terra agricola e turistica ma per gli standard europei ha ancora il suo bel da fare. 

L’Italia, a questo riguardo, coopera fattivamente attraverso Organizzazioni Governative:

Il Governo Italiano finanzia il Progetto “Istruzione e formazione professionale attraverso l’innovazione”, con un credito d’aiuto di 5 milioni di euro. Obiettivo principale dell’intervento è istituire un Centro Multi-funzionale di Istruzione e Formazione Professionale in ambito agricolo ed agro-alimentare presso l’Istituto Agrario “Rakip Kryeziu” di Fier e potenziare l’Istituto di Meccanica agricola di Lushnje.”

Per avere un’idea più concreta:

Dati significativi Albania

Superficie: 28.748 kmq Popolazione: 2.876.591 ab. (dati 2017) Densità: 97 ab/kmq

Membro di: ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) , OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro), FMI (Fondo Monetario Internazionale), IFC (Società Finanziaria Internazionale), Consiglio d’Europa, EBRD (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo), associato UE e OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio), NATO

Unità Monetaria: Lek – sigla: ALL – 122,50Lek corrispondono a 1 euro ( novembre2019)

Dati ISTAT del Ministero dell’Interno Albanese

Il 9% del Pil arriva dalle rimesse dall’estero e oggi, dopo anni di emigrazione, molti Albanesi sono tornati per investire nel loro Paese, dando vita a strutture di eccellenza in varie attività perlopiù apprese all’estero, come  produzione vinicola, ristorazione e agriturismo.

Certo è, che molto si sta facendo ma i tempi necessario per superare gli annosi problemi ( 500 anni di dominazione ottomana prima e 50 anni di segregazione  sotto il regime  comunista poi) non si azzerano di colpo, anche con tutta la buona volontà.

Intento di questo articolo è quello di abbattere tutti quei pregiudizi che hanno isolato l’Albania e promuovere il turismo,  come primo approccio per la conoscenza di questo Paese così vicino all’Italia e che tanto ha da offrire.

E allora penso che a questo punto si possa dare una risposta positiva  al titolo di questo articolo.

Visitare l’Albania vale proprio un viaggio e forse anche di più.

Auuguro quindi a tutti voi di mettere tra i vostri viaggi anche quello di andare alla scoperta del “nuovo Paese delle Aquile” tra storia, natura e cultura perché qui certo non mancano.

A presto

Buon viaggio e ad maiora semper!

 

 

 

 

 

 

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